Intervista SEO: Carlo Magni.
Partiamo dall’inizio. Quando e dove sei nato? In che città vivi oggi? Introduci Carlo Magni in 2-3 righe.
Ciao, sono Carlo Magni. Nato e cresciuto a Matera, per lavoro ho girato un po’ l’Italia e la Germania, prima di ritornare nella mia città natale, fra Sassi e Murgia. Dopo diverse esperienze in agenzie di comunicazione e aziende varie, nel 2011 ho aperto partita IVA, divenendo a tutti gli effetti un consulente SEO freelance.
Qual è l’ultimo titolo di studio che hai conseguito? Pensi che ti abbia aiutato nel tuo lavoro di consulente SEO? Perché?
Ho un diploma di maturità linguistica conseguito nel 1998. Subito dopo, ho passato quattro anni della mia vita fra stellette e alamari: è stato in quel periodo che ho iniziato ad appassionarmi a internet.
Terminata quell’esperienza, nel 2002 mi sono iscritto all’università, frequentando un corso di laurea in scienze storiche. Dopo 10 esami, ho abbandonato gli studi anche perché, nel frattempo, avevo iniziato a collaborare con un’agenzia di comunicazione locale: correva l’anno 2003 e mi occupavo della gestione di siti web (all’epoca realizzati in HTML puro o con CMS complessi come Typo3) e della realizzazione di contenuti per i primi blog e siti aziendali.
Insomma, posso dire che la mia esperienza nel settore è iniziata come webmaster, con una predilezione per il copywriting: mi è sempre piaciuto scrivere e volevo che, in un certo senso, la scrittura diventasse la mia professione.
Quando hai cominciato ad occuparti di SEO? Ma soprattutto come hai imparato? Qualche consiglio per le nuove leve?
Ho iniziato a occuparmi di SEO dura e pura nella seconda metà degli anni 2000, quando le regole del gioco erano molto diverse da quelle che conosciamo oggi.
Notti insonni su forum tecnici; studio di HTML, CSS, PHP e CMS vari (ne ho provati almeno una decina, all’epoca, prima di approdare a WordPress); lancio di progetti personali e tanta, tanta pratica: io ho iniziato così. Inoltre, aggiornarmi di frequente e avere curiosità per ogni aspetto – tecnico e piscologico – dietro la realizzazione di una pagina web è stato ed è tuttora per me molto importante.
Il consiglio che do sempre a chi vuole avvicinarsi alla SEO è quello di avere un approccio olistico alla materia: essa, infatti, è diventata talmente ampia, nel corso degli ultimi anni, che occorre acquisire skill in diversi campi, a livello sia tecnico che di marketing.
Leggo ancora oggi di persone che si definiscono consulenti SEO senza conoscere neanche un tag HTML o la differenza fra posizionamento e indicizzazione, tanto per citare l’ABC della nostra disciplina: la SEO tecnica può risultare noiosa e pesante (io la trovo molto stimolante, in realtà), ma a volte una implementazione on-site corretta può davvero fare la differenza, soprattutto nei casi in cui sappiamo di aver creato ottimi contenuti, acquisito ottimi backlink, utilizzato i principi fondamentali della UX eppure constatando che i nostri competitor – magari con contenuti peggiori e backlink non di ottima qualità – rankano meglio di noi.
Cosa ne pensi di Alphabet come azienda e Google come servizio? Li ritieni più amici o nemici delle imprese?
Diciamo la verità: quanti di noi sarebbero riusciti a crearsi una professione se non fossero esistiti Google e, in generale, i motori di ricerca?
Google è un’azienda e come tale difende i suoi interessi. A volte si impegna a migliorare l’ecosistema in cui milioni di persone nel mondo operano (chi facendo fortuna e chi no), altre volte meno.
Più che amico o nemico, lo reputo in qualche modo un fornitore che mette a disposizione determinati strumenti, chiedendo in cambio l’osservanza di determinate regole (molte delle quali conosciute solo da Google, eheheh).
Ora, sappiamo bene che non sempre è così e che, spesso, Google si comporta in modo poco “democratico”: si tratta pur sempre di un’azienda e ci sta che faccia i suoi interessi.
Come vedi Google fra 10 anni? In cosa pensi che cambierà?
In realtà non so neanche cosa mangerò stasera 😊
Fare previsioni da qui a 10 anni mi sembra pura utopia o almeno io non ne sono capace.
L’emergenza causata dal Covid-19 in tutto il mondo dovrebbe, tra l’altro, insegnare che programmare a lungo termine diventerà sempre più complicato.
Volendo, però, cogliere il tuo invito a sognare, fra 10 anni mi immagino sul terrazzino di un hotel ad Hanoi, con in mano qualcosa di simile a uno smartphone in gradi mostrarmi gli ologrammi dei menu proposti dai ristoranti tipici del luogo presenti nel raggio di 50 metri.
Secondo te qual è il principale fattore di ranking su Google?
Secondo la mia esperienza, dipende dal contesto in cui dobbiamo operare (nicchia di mercato, competitor attivi online eccetera eccetera): vi sono casi in cui un contenuto fatto bene aiuta molto a rankare; altre volte la qualità del contenuto non è sufficiente e l’acquisizione di backlink di qualità può fare la differenza.
Quali sono i primi 3 SEO italiani che ti vengono in mente? Perché ti sono venuti in mente proprio loro e non altri?
Dunque, siccome conosco tanti validi colleghi SEO in Italia e volendo evitare di fare brutte figure dimenticandomi di citarli tutti, non farò nomi.
Quello che posso dire, però, è che di un consulente SEO apprezzo non solo i lavori svolti (molti dei quali non valutabili in toto: si sa che noi SEO siamo abbastanza gelosi – a volte quasi paranoici – rispetto ai lavori che svolgiamo 😊), ma anche l’approccio alla materia e le ulteriori skill in rami differenti del digital marketing.
Altra domanda a bruciapelo. Quali sono i primi 3 software che ti vengono in mente per fare SEO? Li consiglieresti?
Rischiando di risultare banale, premetto che gli strumenti rappresentano un grandissimo supporto all’attività di ottimizzazione e posizionamento: essi, però, non devono mai sostituire la capacità di analisi e conoscenza del contesto che ogni buon SEO deve acquisire.
Fatto il dovuto “pippone”, i primi 3 tool gratuiti che mi vengono in mente sono i seguenti:
Google Analytics / obbligatorio
Search Console / obbligatorio
Screaming Frog / obbligatorio
Vi sono altri strumenti di cui, personalmente, non riesco a fare a meno: fra tutti, SeoZoom (consigliato soprattutto se il mercato in cui si opera è quello italiano) o SemRush, Majestic, Page Speed Insights (o GTMetrix), UberSuggest.
Yoast SEO. Usi questo plugin di WordPress? La versione premium – magari coi 4 addon – vale la spesa? Credi che ci sia un plugin migliore oppure che sia meglio non usarne?
Penso che a volte occorre mettere in discussione le proprie conoscenze o comunque ampliarle: è per questo che, per i siti in WordPress che gestisco (sia per clienti che per i miei progetti personali), da circa un anno utilizzo Rank Math SEO, dopo aver provato diversi plugin, fra cui Yoast SEO.
Il discorso fatto per gli strumenti utili alla SEO vale anche per i plugin: non rappresentano la soluzione a ogni problema. Di sicuro aiutano a gestire diversi aspetti tecnici e, in linea di massima, li utilizzo per velocizzare alcune impostazioni.
Insomma, come avrai ben capito non sono un fan del semaforo verde (per Yoast) o del punteggio il più vicino possibile a 100 (stabilito ai contenuti dall’algoritmo di Rank Math).
Convinci il pubblico. Perché dovrebbero fissare una consulenza SEO? Che benefici potrebbero trarne?
Se fatta bene e in maniera approfondita, una consulenza SEO è fondamentale, qualunque sia il settore in cui operate: attraverso un’analisi approfondita del vostro sito e di tutti gli strumenti messi in campo per la vostra strategia di posizionamento (ciò che, in poche parole, indichiamo con il nome di SEO audit), sarete in grado di comprendere cosa sta funzionando, cosa va modificato e cosa va totalmente abbandonato rispetto a ciò che avete fatto fino a quel momento per generare traffico organico verso il vostro sito e/o e-commerce.
Un SEO audit aiuta a capire dove e come impiegare le vostre risorse, umane ed economiche, risparmiando magari tempo e denaro che, in tal modo, può essere investito in azioni più efficaci per il vostro business.
Mi capita spesso di fare SEO audit per aziende grandi e piccole: talvolta, però, questa azione viene richiesta quando recuperare terreno rispetto ai competitor diventa faticoso, in termini di tempo e risorse di cui l’azienda dispone.
Il consiglio che do, soprattutto a chi intende avviare un’attività, è quello di avvalersi del supporto di un consulente SEO in fase di creazione della strategia online e degli strumenti a essa utili (sito web, landing page, landing site, blog aziendale, e-commerce, piano editoriale ecc. ecc.): ciò vi consentirà di investire sin da subito i vostri soldi in azioni che, con il tempo, ripagheranno l’investimento stesso e gli sforzi fatti per la vostra presenza online.