Intervista SEO: Giuseppe Schettino.

Giuseppe Schettino
Giuseppe Schettino / Consulente SEO di Roma

Partiamo dall’inizio. Quando e dove sei nato? In che città vivi oggi? Introduci Giuseppe Schettino in 2-3 righe.

Innanzi tutto ciao a tutti, sono Giuseppe Schettino e sono nato a Napoli l’8 Luglio dell’84.

Al momento vivo a Roma da circa 15 anni dove ho avuto la possibilità di incontrare la mia dolce metà e con la quale abbiamo due piccoli diavoli da avviare alla vita.

Qual è l’ultimo titolo di studio che hai conseguito? Pensi che ti abbia aiutato nel tuo lavoro di consulente SEO? Perché?

Dipende da ciò che si intende per titolo di studio.

L’ufficialmente riconosciuto da un ente istituzionale è un corso di programmazione web, riconosciuto dalla regione Lazio, che feci proprio per migliorare nella seo da un punto di vista prettamente più tecnico, iniziato nel 2010 e finito nel 2011.

Questo corso mi è stato molto utile perché senza dover essere un programmatore capace devi comunque mettere mano ad un minimo di codice, anche se vuoi utilizzare WordPress.

Sicuramente mi sono stati utilissimi anche i corsi relativi alla scrittura per la vendita che mi hanno permesso di applicare i concetti delle sales letter classiche agli articoli dei blog dei miei clienti e alle pagine vendita degli stessi.

In più sono ormai anni che mi impegno nel leggere almeno un libro al mese relativo al settore business/marketing.

Senza dimenticare le incredibili risorse che si possono trovare su YouTube per le quali (e mi dispiace dirlo) è fondamentale conoscere l’inglese.

Insomma, riassumendo, credo vi siano molti modi per formarsi ma l’importante è continuare ad aggiornarsi.

Formarsi per non fermarsi.

Quando hai cominciato ad occuparti di SEO? Ma soprattutto come hai imparato? Qualche consiglio per le nuove leve?

Nel 2008 senza saperlo. Aprii il mio piccolo primo sito in WordPress per passione ed amore del calcio, dopo circa 6 mesi fui contattato da una persona interessata ad acquistarlo, decisi di vendergli il sito e di chiedergli però il perché. Mi rispose che era primo per chiavi come “guida fantacalcio” oppure “guida asta fantacalcio”.

Così feci il mio primo accordo online: Ti vendo il sito alla metà del prezzo che offri, continuo a scriverti gli articoli per altri tre mesi ed in cambio mi passi tutto ciò che puoi su questa cosa che chiami SEO.

Da quel giorno iniziò un periodo in cui facevo siti per posizionarli e poi rivenderli.

Periodo accompagnato dalla scoperta del Forum GT e di molte altre risorse in inglese.

Poi un amico mi chiese di aiutarlo per la sua azienda, e siamo nel 2009, da quel momento è nata la mia OSSESSIONE per la SEO locale.

In questi 11 anni ho costantemente imparato sul campo in primis e parallelamente ho studiato ed implementato e testato concetti, consigli, intuizioni.

Alle nuove leve consiglio di contattare i freelance, e non le agenzie, offrire loro aiuto in cambio di conoscenza e di studiare molto per conto proprio, implementando, testando e confrontandosi spesso.

Cosa ne pensi di Alphabet come azienda e Google come servizio? Li ritieni più amici o nemici delle imprese?

Alphabet è la parte malvagia di Google che è un servizio all’apparenza angelico.

Li ritengo alleati delle aziende che hanno le idee chiare e nemici di chi non sa ancora cosa vuole.

Come vedi Google fra 10 anni? In cosa pensi che cambierà?

A questa domanda rispondo con una premessa, sognare è lecito.

Credo che Google possa vincere la guerra con Amazon aggredendo ulteriormente il settore delle attività locali e del local marketing.

Per i prossimi dieci anni invece immagino che Google potrebbe implementare la sua intelligenza artificiale, una sua moneta digitale e gli smart contract come modello di base per tutte quelle azioni che nascono per l’online.

Penso ad esempio ad uno smart contract per un tool SEO che ti aiuta a migliorare il posizionamento e solo se accade allora paghi la fee, altimenti in base ai risultati paghi di meno a scalare.

Un po’ come quello che è il mio attuale modello di servizi SEO, diciamo con pagamento a prestazione.

Dunque il lavoro del SEO potrebbe diventare quello di studiare il viaggio degli utenti dal primo contatto fino alla conversione per creare un modello replicabile basandosi su crescita del brand, pubbliche relazioni e riprova sociale.

Secondo te qual è il principale fattore di ranking su Google?

Dal mio punto di vista, che è quello local, il fattore principale è la riconoscibilità di un fattore di branding (fiducia, riconoscibilità di un’azienda) all’interno di un pattern dato dai segnali comportamentali degli utenti online.

Quali sono i primi 3 SEO italiani che ti vengono in mente? Perché ti sono venuti in mente proprio loro e non altri?

Il primo secondo me è Danilo Petrozzi, attualmente un po’ sparito dai miei radar ma uno che è stata la risorsa direttamente più utile che abbia mai trovato online.

Ricordo ancora un video sul file htaccess che per me è stata una manna dal cielo.

Il secondo lo cito come fonte di informazioni valide e concrete, Emanuele Vaccari. Ragazzi che lavoracci che fa per il beneficio di noi tutti, tanto di cappello e stima. Gli offrirei una cena.

Il terzo SEO italiano che mi viene in mente è Giorgio Taverniti a pari merito però con Marco Maltraversi (il cui libro mi ha dato non una mano ma di più).

Altra domanda a bruciapelo. Quali sono i primi 3 software che ti vengono in mente per fare SEO? Li consiglieresti?

Per essere un SEO a 5 stelle dovresti almeno conoscere benissimo come utilizzare

Search Console

Utile, ed è il primo software che dovresti usare per passare dal livello zero al livello 1 della SEO.

Screaming Frog

Ti porta dal livello 3,5, veramente, fa tanto per farti crescere e migliorare nel lavoro.

Analytics

è quello che serve per prendere un altro mezzo punto, se lo conosci benissimo allora ne prendi ancora un altro mezzo.

Si lo so manca mezzo punto, ma chi è perfetto?

Yoast SEO. Usi questo plugin di WordPress? La versione premium – magari coi 4 addon – vale la spesa? Credi che ci sia un plugin migliore oppure che sia meglio non usarne?

Si, lo uso per praticità, non uso le versioni premium perché francamente si potrebbe anche fare a meno dello stesso Yoast e dunque non vedo perché pagarlo.

Non ho usato molto altri plugin perché ho sempre usato Yoast dall’inizio e devo dire che sono una persona monogama anche nella mia versione digitale (almeno finché non mi fa girare la rotellina all’infinito perché si impalla qualcosa).

Convinci il pubblico. Perché dovrebbero fissare una consulenza SEO? Che benefici potrebbero trarne?

Chiedo perdono se non mi prodigo in una qualsiasi supercazzola di convincimento proprio a fine intervista ma credo in due concetti:

La SEO è solo un mezzo per vendere di più che si deve integrare in una visione strategica più grande di ciò che è il marketing di un’azienda, sia essa locale o meno.

In merito alla domanda nel dettaglio, se devo convincere un pubblico su quali benefici potrebbe trovare da una consulenza seo vuol dire che è un pubblico da formare in primis, e non si può fare in poche righe.

Posso dare loro ragioni più che valide però su okkei.it.

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