Intervista SEO: Ilario Gobbi.
Partiamo dall’inizio. Quando e dove sei nato? In che città vivi oggi? Introduci Ilario Gobbi in 2-3 righe.
Mi chiamo Ilario Gobbi, ho 32 anni, sono nato a Foligno e oggi vivo a Perugia.
Qual è l’ultimo titolo di studio che hai conseguito? Pensi che ti abbia aiutato nel tuo lavoro di consulente SEO? Perché?
Ho conseguito la Laurea Magistrale in Economia e Management Aziendale.
Gli studi di economia mi hanno fornito strumenti di marketing, che poi ho affinato privatamente con corsi ed esperienze dirette in direzione della SEO.
Quando hai cominciato ad occuparti di SEO? Ma soprattutto come hai imparato? Qualche consiglio per le nuove leve?
Ho iniziato a occuparmi della SEO ai tempi dell’università con un corso privato focalizzato sul web writing e sul funzionamento dei motori di ricerca. Da allora mi sono formato progressivamente sempre di più sulla SEO e ho iniziato sia a gestire progetti personali che a prendere commesse di altri per piccoli progetti web da ottimizzare.
Nel corso degli anni ho affinato le mie capacità di web writer, SEO e link builder seguendo un gran numero di progetti per conto di web agency e freelance, affrontando così molte situazioni differenti.
Alle nuove leve consiglio di lavorare molto sul proprio “brand” accumulando esperienze sia a titolo di referenze che per migliorare costantemente le proprie capacità, in modo da spendersi più facilmente nel mondo del lavoro.
Suggerisco di dedicarsi regolarmente a una formazione specifica ad esempio tramite corsi, libri e frequentando community per confrontare le proprie esperienze con quelle dei colleghi.
Cosa ne pensi di Alphabet come azienda e Google come servizio? Li ritieni più amici o nemici delle imprese?
Credo che le imprese che si impegnano nel formare proprie risorse nella SEO possano trarre sensibili vantaggi dai servizi messi a disposizione di Google.
Come vedi Google fra 10 anni? In cosa pensi che cambierà?
Credo che Google diventerà sempre più una presenza costante nella vita delle persone, le quali finiranno per utilizzare suoi servizi (es.i contenuti presentati automaticamente da Google Discover) senza nemmeno ritenerli provenienti da Google ma come vera e propria parte dell’internet stesso.
Secondo te qual è il principale fattore di ranking su Google?
L’attinenza con l’intento di ricerca che muove le persone.
Vedo che periodicamente Google mette a punto dei cambiamenti nei criteri che utilizza per analizzare l’intento di ricerca, e da ciò nascono dei cambiamenti nel posizionamento anche consistenti.
Quali sono i primi 3 SEO italiani che ti vengono in mente? Perché ti sono venuti in mente proprio loro e non altri?
La scelta è ardua, siccome i SEO italiani di talento sono innumerevoli.
Siccome parliamo di quelli che mi vengono in mente per primi abbiamo:
Ivano di Biasi, per il suo enorme sforzo profuso nella divulgazione SEO e nella realizzazione della piattaforma Seozoom.
Francesco Margherita per il suo approccio “sociologico” alla SEO e per il suo impegno nella divulgazione, con il suo libro e la community Fatti di SEO
Emanuele Vaccari per le sue enormi conoscenze in materia e, anche qui, per l’impegno che mette nel condividerle con altri delle sue conoscenze
Altra domanda a bruciapelo. Quali sono i primi 3 software che ti vengono in mente per fare SEO? Li consiglieresti?
Seozoom: una piattaforma italiana per la keyword research dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Permette di analizzare le keyword in profondità per scegliere le parole chiave indicate per le proprie strategie, di analizzare il profilo link dei concorrenti e di ottenere suggerimenti per il proprio piano editoriale.
Ubersuggest: un tool molto comodo per trovare parole di coda lunga
Ahrefs: uno dei tool must per l’analisi dei link, per valutare la naturalezza del proprio profilo di backlink e per valutare la distanza che ci separa dai nostri competitor
Trovo siano piattaforme molto utili per coloro che svolgono la SEO in maniera professionale.
Yoast SEO. Usi questo plugin di WordPress? La versione premium – magari coi 4 addon – vale la spesa? Credi che ci sia un plugin migliore oppure che sia meglio non usarne?
Utilizzo Yoast oppure All in One SEO per l’ottimizzazione spicciola della pagina e per le funzioni pratiche che offre (es. per l’impostazione degli URL e per creare la sitemap).
Non ritengo vada seguito in maniera pedissequa perché può portare a trascurare altri aspetti importanti dei contenuti che non possono essere misurati in modo rigoroso dagli indicatori dello strumento.
Convinci il pubblico. Perché dovrebbero fissare una consulenza SEO? Che benefici potrebbero trarne?
Una consulenza SEO permette di scoprire ambiti di miglioramento del sito web che possono portare a sensibili vantaggi sulla concorrenza. Trascurare queste possibilità significa regalare clienti ai concorrenti e rischiare di perdere importanti fonti di traffico quando il prossimo update di Google cambierà le carte in tavola.
Tutti coloro che conosco che hanno chiesto una consulenza SEO a un esperto competente del settore hanno scoperto come guadagnare di più!