Intervista SEO: Luca Malagigi.

Luca Malagigi
Luca Malagigi / Consulente SEO di Viterbo

Partiamo dall’inizio. Quando e dove sei nato? In che città vivi oggi? Introduci Luca Malagigi in 2-3 righe.

Mi chiamo Luca Malagigi, sono un SEO Specialist classe 1991 e sono nato a Roma. Dopo aver vissuto nel Regno Unito per circa 2 anni, dove ho avuto l’opportunità di crescere sia come professionista che come persona, ora vivo a Vitorchiano, provincia di Viterbo.

Qual è l’ultimo titolo di studio che hai conseguito? Pensi che ti abbia aiutato nel tuo lavoro di consulente SEO? Perché?

A livello scolastico il mio titolo di studio è il Diploma di Maturità Scientifica nel 2010. Nel 2015 ho intrapreso un percorso professionalizzante di 500 ore in Web Communication riconosciuto dalla Regione Lazio e valido in tutta Europa.

Avendo frequentato un corso specifico per il settore, questo ha giocato un ruolo fondamentale nella mia attività di consulente SEO e, più in generale, di Marketing; anche se mi ero già approcciato al mondo dei siti web – da totale ignorante in materia – diversi anni prima, la scuola non mi aveva mai dato basi di informatica quindi, senza quel corso di formazione, non credo che sarei mai arrivato a lavorare in questo mondo perché la SEO era per me qualcosa di totalmente sconosciuto.

Quando hai cominciato ad occuparti di SEO? Ma soprattutto come hai imparato? Qualche consiglio per le nuove leve?

La mia esperienza con la SEO inizia nella seconda metà del 2016 dopo aver lavorato come Social Media Manager e Web Designer. Il corso che ho seguito mi ha fornito le basi dei vari canali di Digital Marketing; il docente per la SEO è stato Benedetto Motisi, un nome importante nell’ambiente, che ha insegnato a me e ai miei compagni di lezioni moltissime cose nell’ambito e, una volta finito il corso, ci ha girato progetti e contatti per metterci alla prova e continuare la nostra formazione per specializzarci.

Alle nuove leve potrei dire di fare inizialmente SEO su progetti propri, per capire il funzionamento di tante dinamiche e capire come poter proporre date attività ai futuri clienti, senza aver paura di chiedere un consiglio ad un collega più esperto se dovesse servire.

Anche la continua formazione è fondamentale, soprattutto guardando al mercato statunitense dove i release di Google arrivano per primi. Restare aggiornati sui nuovi trend e/o tecnologie è la chiave per non rimanere indietro in questo settore che si evolve così velocemente.

Cosa ne pensi di Alphabet come azienda e Google come servizio? Li ritieni più amici o nemici delle imprese?

Se siano più amici o nemici delle imprese? Come per tante cose nella SEO, la risposta che reputo più valida è: dipende.

Dico così perché sicuramente Google mette a disposizione delle risorse importanti per la promozione aziendale e, se investi tanti soldi in Ads, si diventa molto amici, tanto amici da avere anche suoi consulenti a disposizione.

Ma, allo stesso tempo, “ruba” oltre il 50% del traffico organico con le sue risposte zero o gli omnibox diventando il nemico numero 1 di tutti coloro che hanno lavorato sodo per posizionarsi in cima alla SERP per keyword super competitive, per poi vedere che molto del traffico di ricerca non converte in click perché Google fornisce subito la risposta.

Ormai sono anni che c’è una lotta tra Big G e gli editori di mezzo mondo. Però, in fin dei conti, è come quando da bambini si giocava a calcio al parchetto dietro casa e chi portava il pallone era il capitano e decideva tante cose. Se non ti sta bene così, vai a cercarti un altro posto dove giocare.

Ovviamente è una super semplificazione perché qui ci sono anche tutti gli aspetti del copyright che entrano in gioco, però fino ad ora il concetto è stato questo.

In fin dei conti è pur sempre un’azienda e non una no profit quindi curano i loro interessi.

Come vedi Google fra 10 anni? In cosa pensi che cambierà?

Bella domanda. Nel corso degli ultimi 5 anni abbiamo visto tantissimi cambiamenti sul funzionamento e funzionalità di Google ed è difficile fare una previsione a così lungo termine.

Un trend che secondo me continuerà a svilupparsi sarà quello dalla Voice Search; abbiamo visto come, da 2 anni a questa parte, questa modalità di ricerca di informazioni sul web sia cresciuta esponenzialmente anche grazie all’introduzione sul mercato di moltissimi dispositivi con cui è possibile interagire vocalmente.

Secondo te qual è il principale fattore di ranking su Google?

Secondo me i link ancora hanno un ruolo fondamentale nel posizionamento sui motori di ricerca. Certo, il contenuto ha assunto una posizione molto più centrale, anche perché contenuti di scarsa qualità non portano comunque al raggiungimento del risultato perché gli utenti sono diventati molto più esigenti. Ma secondo me siamo ancora ad un punto dove i link continuano a pesare tanto; anche se va detto che rispetto a quando ho iniziato fa la tipologia di link che servono per ottenere buoni risultati è cambiata, e di parecchio.

Quali sono i primi 3 SEO italiani che ti vengono in mente? Perché ti sono venuti in mente proprio loro e non altri?

Rispondere a questa domanda mi resta abbastanza difficile poiché non ho avuto la possibilità di collaborare direttamente con molti colleghi di questo settore, anche per via del mio periodo di lavoro all’estero.

Sono presente sui vari gruppi Facebook SEO dove sono in molti a pubblicare articoli, fare dirette o rispondere. Credo che si possano fare nomi solo dopo aver avuto modo di vedere il lavoro di una persona direttamente, conoscendone i dettagli e essercisi confrontati sulla materia.

Inoltre, ci sono molti bravi professionisti che non hanno tempo di promuoversi e farsi vedere (per scelta o per impegni lavorativi) e rimangono così praticamente sconosciuti ai più.

Altra domanda a bruciapelo. Quali sono i primi 3 software che ti vengono in mente per fare SEO? Li consiglieresti?

La mia triade di tool per lavorare è:

ScreamingFrog, indispensabile per l’analisi tecnica.

Ahrefs, il migliore per l’analisi dei link.

Seozoom o SemRush, per la ricerca keyword e tracciare il posizionamento.

Uno vale l’altro, basta che si usi sempre lo stesso per avere dato coerenti
Poi ovviamente bisogna saper integrarli con l’utilizzo di Google Analytics e Google Search Console. Ma serve anche l’esperienza e l’occhio per valutare tante situazioni che i tool non riescono a cogliere o a dargli la giusta importanza.

Yoast SEO. Usi questo plugin di WordPress? La versione premium – magari coi 4 addon – vale la spesa? Credi che ci sia un plugin migliore oppure che sia meglio non usarne?

Si uso Yoast SEO su tutti i miei siti in WP ma anche su quelli dei clienti. Mai comprata la versione Premium perché non penso porti maggiori benefici rispetto a quella gratuita. Come detto sopra, i tool, in questo caso un plugin, non fanno la SEO; serve sempre il tocco umano.

Convinci il pubblico. Perché dovrebbero fissare una consulenza SEO? Che benefici potrebbero trarne?

C’è una differenza sostanziale tra “essere online” ed “essere trovati online”. Molti imprenditori non riescono a cogliere questa distinzione e ancora non investono a dovere nella digitalizzazione dei propri business; pensano che avere un sito web sia sufficiente e che i nuovi clienti arriveranno per magia.

Una consulenza SEO, e il conseguente sviluppo di una strategia SEO, è fondamentale per dare quella spinta decisiva ad una qualsiasi attività d’impresa ed ottenere risultati duraturi nel tempo rispetto alle campagne pubblicitarie.

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