Intervista SEO: Riccardo Perini.
Partiamo dall’inizio. Quando e dove sei nato? In che città vivi oggi? Introduci Riccardo Perini in 2-3 righe.
Sono nato nel 1980 in provincia di Mantova. Ho sempre vissuto a Mantova città fino alla fine del Liceo Scientifico. Poi ho abitato a Modena ai tempi dell’università e successivamente a Padova per lavoro. Oggi risiedo a Curtatone (MN).
Qual è l’ultimo titolo di studio che hai conseguito? Pensi che ti abbia aiutato nel tuo lavoro di consulente SEO? Perché?
Sono laureato in Economia Aziendale. Ritengo l’esperienza universitaria molto importante, sia dal punto di vista della crescita personale, che per le competenze che mi ha lasciato. Penso che gli studi di marketing siano stati molto utili anche ai fini seo, perché ritengo che la seo non riguardi solamente la parte “tecnica”, ma abbia anche a che fare col marketing.
Quando hai cominciato ad occuparti di SEO? Ma soprattutto come hai imparato? Qualche consiglio per le nuove leve?
Ho iniziato a fare seo nel 2004. Mi ero appena laureato e cercavo un’esperienza nel settore marketing. Ho avuto la possibilità di iniziare a lavorare in una nota web agency della zona che cercava figure per l’ambito marketing online. Qui ho scoperto la seo e me ne sono subito innamorato.
Oltre a quello che imparavo al lavoro, continuavo a studiare e sperimentare anche per mio conto su progetti personali, e ritengo che questo sia stato fondamentale per la mia crescita a livello seo. Ho poi lavorato alcuni anni a Padova per lo Studio Cappello e anche questa esperienza mi ha permesso di crescere molto. Da inizio 2010 ho invece intrapreso la strada della libera professione.
Un consiglio che voglio dare a chi si approccia al mondo seo è quello di studiare ma di non prendere mai nulla per buono senza prima averlo testato e verificato di persona. La cosa migliore per farsi le ossa è mettere in piedi un proprio progetto, porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli. Testare, sbagliare, imparare.
Cosa ne pensi di Alphabet come azienda e Google come servizio? Li ritieni più amici o nemici delle imprese?
A me piace pensare a Google come a un punto di incontro tra domanda e offerta. Google è ormai nel top-of-mind delle persone quando si tratta di cercare un’informazione in internet. Di conseguenza per le aziende è fondamentale farsi trovare su Google nel momento in cui le persone cercano i loro prodotti o servizi.
Bisogna comunque sempre tenere a mente che Alphabet è un’azienda, quindi il suo scopo è fatturare. Pensa che lo storico motto di Google “Don’t be evil” (cioè “Non essere malvagio”) nel 2015, con il passaggio ad Alphabet, è stato cambiato ed è diventato “Do the right thing” (cioè “Fa la cosa giusta”). Ma la cosa giusta per chi? Per gli utenti che cercano sul motore di ricerca, per le aziende o per il fatturato di Google? Ognuno è libero di dare la sua risposta…
Come vedi Google fra 10 anni? In cosa pensi che cambierà?
Difficile dirlo. In 10 anni possono succedere veramente tante cose. Da quando ho iniziato a fare seo, Google si è evoluto moltissimo. E continuerà ad innovare e a fare passi avanti anche in futuro. Noi seo dovremo essere bravi a sfruttare al meglio le evoluzioni del motore, a vederle come un’opportunità e non come una minaccia.
Secondo te qual è il principale fattore di ranking su Google?
Non penso che esista un fattore di ranking principale. Nella seo non esiste un ingrediente magico che da solo è in grado di posizionarti, non è mai un singolo fattore a fare la differenza a livello di ranking. E poi ogni settore ha le sue logiche e richiede dal punto di vista seo azioni e strategie mirate. Quello che funziona bene in un settore non è detto che funzioni altrettanto bene in un altro settore.
Quali sono i primi 3 SEO italiani che ti vengono in mente? Perché ti sono venuti in mente proprio loro e non altri?
Conosco tanti seo bravi, con alcuni ci conosciamo da oltre 15 anni. Alcuni seo sono più visibili di altri, ma ci sono parecchi bravi seo che lavorano dietro le quinte e quindi sono sconosciuti ai più. Farti solo tre nomi sarebbe riduttivo, quindi preferisco non rispondere 😉
Altra domanda a bruciapelo. Quali sono i primi 3 software che ti vengono in mente per fare SEO? Li consiglieresti?
I tre che utilizzo più spesso nel quotidiano sono Google Search Console, ScreamingFrog e SEOzoom. Però ricordiamoci sempre che il software più importante per fare seo è la propria testa! I software ci aiutano ad ottenere in modo più veloce le informazioni di cui abbiamo bisogno, ma siamo noi poi a doverli analizzare e a capire come usarli nel migliore dei modi sia a livello strategico che operativo.
Yoast SEO. Usi questo plugin di WordPress? La versione premium – magari coi 4 addon – vale la spesa? Credi che ci sia un plugin migliore oppure che sia meglio non usarne?
Anche in questo caso, come ti dicevo nella domanda precedente, a me interessa di più il risultato finale rispetto al plugin utilizzato per ottenerlo. Per alcune ottimizzazioni di base, Yoast SEO è sicuramente un buon plugin per WordPress, ma non bisogna compiere l’errore di basarsi ciecamente su quello che ci dice un plugin. Non esistono semafori che possono dirci se un contenuto è valido o meno. La cosa migliore è sempre aver chiaro che tipo di ottimizzazioni richiede un determinato sito, e poi valutare come implementarle (con plugin già pronti o con personalizzazioni custom). L’importante è il risultato finale, non il plugin utilizzato per ottenerlo.
Convinci il pubblico. Perché dovrebbero fissare una consulenza SEO? Che benefici potrebbero trarne?
Faccio una premessa: a me piace selezionare i clienti con cui lavorare. Non ho commerciali e non vado a proporre i miei servizi alle aziende, ma sono loro che mi trovano e mi contattano per delle consulenze seo. Quindi non ho un approccio da venditore, non prometto cose non realizzabili. Al contrario metto sempre le cose in chiaro fin da subito, spiego sempre che non ci sono garanzie di primi posti o formule magiche per posizionarsi. Cerco invece di fissare obiettivi concreti e raggiungibili a seconda di ogni specifica situazione.