Intervista SEO: Valentino Mea.

Valentino Mea
Valentino Mea / Consulente SEO di Napoli

Partiamo dall’inizio. Quando e dove sei nato? In che città vivi oggi? Introduci Valentino Mea in 2-3 righe.

Ciao Luca. Mi chiamo Valentino Mea e sono nato a Napoli nell’ormai lontano 1983. Attualmente vivo tra Milano e Napoli in base a dove mi va di stare, essendo il mio modello di business completamente online ed avendo numerosi amici in tutta Italia che mi fanno sentire a casa ovunque.

Sono una persona estremamente pragmatica, mi piacciono i numeri, i fatti concreti e poco le chiacchiere (e ancor meno i “chiacchieroni”). Forse per questo motivo risulto particolarmente simpatico agli operativi e chi piace far le cose, mentre molto meno a chi parla ma in pratica realizza poco o nulla.

Qual è l’ultimo titolo di studio che hai conseguito? Pensi che ti abbia aiutato nel tuo lavoro di consulente SEO? Perché?

Il mio ultimo titolo di studio ufficiale è la Laurea in Giurisprudenza, che ho conseguito nel 2011. Si, mi ha aiutato molto, perché mi consente di creare autonomamente contratti seri e precisi che mi consentono di misurare anche la serietà dei potenziali clienti in fase di prospect.

Inoltre ritengo che la cultura universitaria, sia necessaria per potersi interfacciare a certi livelli.

Quando hai cominciato ad occuparti di SEO? Ma soprattutto come hai imparato? Qualche consiglio per le nuove leve?

Mi sono avvicinato alla SEO nel 2006. All’epoca ero titolare di un’azienda di mediazione creditizia e compresi che Google poteva essere una grossa opportunità per aumentare il fatturato e gli utili, rispetto ai canali tradizionali. Da quel momento la SEO è diventata il mio pane quotidiano.

A livello professionale, invece, mi occupo di SEO dal 2010, quando ho mollato tutte le altre fonti di reddito per occuparmi a tempo pieno di questa materia, fondando prima la Valentino Web Business Sas e poi la Valentino Mea Srls con cui opero attualmente erogando consulenza SEO principalmente a web agency e siti e-commerce e formazione avanzata a colleghi e aspiranti SEO Specialist (è bello vedere che alcuni dei professionisti che hai intervistato sul tuo sito li ho formate personalmente 🙂

Ci tengo a precisare che tra il 2006 e il 2010 ho curato diversi progetti sia personali che aziendali, i quali mi hanno aiutato moltissimo nel procurarmi le competenze per poi definirmi un Consulente SEO di livello professionale.

Oggi, purtroppo, vedo che in tanti si lanciano sul mercato dopo un mezzo corso di formazione e con pochissima esperienza, per poi cambiare attività dopo poco tempo e inventandosi che la SEO è morta o non funziona più. 

La verità è che non sanno fare SEO né per i loro progetti né per i loro clienti, se ne hanno, e quindi è lo stesso mercato a bruciarli.

In questo lavoro, oltre agli anni di esperienza, è la qualità dei progetti su cui si lavora a fare la differenza. Per questo per chi si improvvisa e per chi va di fretta, c’è poco margine di manovra.

Cosa ne pensi di Alphabet come azienda e Google come servizio? Li ritieni più amici o nemici delle imprese?

Ha poco senso parlare di amicizia davanti agli affari. Essendo una multinazionale fa i suoi interessi e deve essere bravura e capacità delle imprese e dei professionisti che ci ruotano attorno, sfruttare le opportunità che ci mette a disposizione. 

Google è amico di chi ha competenze e strategia, mentre è nemico di chi si improvvisa e pensa che il mercato stia aspettando lui senza badare che ci sono player che da anni partecipano al gioco.

Devo moltissimo a Google e come motore di ricerca ritengo sia eccezionale soprattutto se sai come interrogarlo (ci trovi veramente tutto ciò che vuoi). Come strumento di advertising, invece, ritengo sia rimasto indietro rispetto ai suoi competitor.

Come vedi Google fra 10 anni? In cosa pensi che cambierà?

Il mio parere è che Google sia in declino, per tutta una serie di scelte sbagliate e soprattutto perché ha lasciato troppo terreno a Facebook e Amazon per quanto riguarda l’advertising.

E’ sufficiente vedere in questo periodo di emergenza come i vari servizi che eroga sono in forte difficoltà:

AdSense: praticamente non sta approvando nuovi siti nel circuito;
Google Ads: per le campagne video e display i tempi di approvazione sono lunghissimi e a volte si parla di settimane;

Tutto questo con Facebook Ads e Amazon Adv non sta accadendo e i servizi vengono erogati normalmente.

Secondo te qual è il principale fattore di ranking su Google?

Il fornire agli utenti ciò che si aspettano di trovare, ma per comprenderlo in maniera scientifica devi avere competenze sopra la media.

Tutti gli altri fattori sono più o meno opinabili, ma una cosa è certa: la SEO è sia tecnica che marketing. Quindi bisogna sempre lavorare su entrambi gli aspetti, altrimenti non si può parlare di SEO che porta risultati effettivi come aumento degli utili e del volume di affari.

Quali sono i primi 3 SEO italiani che ti vengono in mente? Perché ti sono venuti in mente proprio loro e non altri?

I primi SEO italiani che mi vengono in mente sono in ordine alfabetico: Andrea Cassone, Francesco Belgrano e Leo Labate.

Tre professionisti che ho avuto la fortuna di formare, con cui collaboro da anni e che fanno SEO su progetti veri tutti i giorni, senza limitarsi a parlarne sui social o su un palcoscenico. 

Mi sono venuti in mente perché, come spiego da anni: una cosa è parlare di SEO, un’altra è saperla fare. E i migliori, in ogni settore, sono quelli che fanno.

Altra domanda a bruciapelo. Quali sono i primi 3 software che ti vengono in mente per fare SEO? Li consiglieresti?

I software che ritengo indispensabili per poter erogare consulenza SEO a livello professionale sono in ordine alfabetico: Ahrefs, Screaming Frog e SEMrush.

Senza questi strumenti puoi fare SEO solo a livello amatoriale, così come se utilizzi le alternative sottocosto.

Yoast SEO. Usi questo plugin di WordPress? La versione premium – magari coi 4 addon – vale la spesa? Credi che ci sia un plugin migliore oppure che sia meglio non usarne?

Si utilizzo Yoast SEO, ma la versione premium la ritengo completamente inutile così come il semaforo.

Sull’utilizzo dei plugin non vi è una risposta universale. In ogni caso, come spiego pubblicamente dal 2012, meno se ne utilizzano meglio è.

Convinci il pubblico. Perché dovrebbero fissare una consulenza SEO? Che benefici potrebbero trarne?

Ho scelto di fare SEO e di rendere il mio sito personale Valentinomea.it uno dei più posizionati nelle SERP di questa nicchia, proprio per non dover fare il venditore e convincere nessuno.

Se capisci qualcosa di SEO, analizza il mio sito, chiedi di me in giro e sarai in grado di renderti conto a chi ti stai rivolgendo.

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