La diga del Cancano: Un colosso tra natura e tecnologia.

Nel cuore delle Alpi Retiche, nel comune di Valdidentro, sorge un’imponente opera ingegneristica che rappresenta un perfetto connubio tra innovazione tecnologica e rispetto per l’ambiente montano: la Diga del Cancano. Questa struttura, insieme alla sua gemella, la Diga di San Giacomo, forma il bacino idroelettrico dei Laghi di Cancano, uno dei più importanti della Lombardia.

Un Po’ di Storia

La storia della Diga del Cancano ha inizio negli anni ’20 del Novecento, quando l’Italia cominciava a sviluppare il proprio potenziale idroelettrico per sostenere la crescente domanda di energia. La prima diga, Cancano I, venne completata nel 1928 e aveva una capacità di circa 24 milioni di metri cubi d’acqua. Tuttavia, con l’aumento delle necessità energetiche, si decise di costruire una nuova diga, Cancano II, che venne ultimata nel 1956, innalzando la capacità del bacino a circa 123 milioni di metri cubi.

Caratteristiche Tecniche

La Diga del Cancano II è una diga a gravità in calcestruzzo, alta 136 metri e lunga 550 metri alla cresta. Questa struttura imponente è in grado di resistere alle enormi pressioni dell’acqua accumulata nel bacino. La sua costruzione ha richiesto tecnologie avanzate per l’epoca e un grande sforzo logistico, data la difficile accessibilità della zona.

Funzionamento e Produzione Energetica

Il complesso idroelettrico dei Laghi di Cancano sfrutta le acque del fiume Adda, che vengono accumulate nei due bacini e poi utilizzate per alimentare le centrali idroelettriche di Premadio e Grosio. L’acqua, incanalata attraverso condotte forzate, mette in movimento le turbine delle centrali, producendo energia elettrica pulita e rinnovabile. Questo sistema è capace di generare una potenza complessiva di circa 195 MW, sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di decine di migliaia di abitazioni.

Un Patrimonio Naturale e Turistico

Oltre alla sua importanza dal punto di vista energetico, la Diga del Cancano e i suoi dintorni rappresentano un tesoro naturalistico e turistico. I laghi artificiali di Cancano e San Giacomo, con le loro acque turchesi incastonate tra le montagne, offrono uno spettacolo mozzafiato che attira ogni anno migliaia di visitatori.

L’area è ideale per escursioni a piedi o in bicicletta, con numerosi sentieri che attraversano paesaggi alpini incontaminati, boschi e praterie. Inoltre, nei pressi della diga, si trova la Torre di Fraele, una storica torre di avvistamento risalente al XIV secolo, che aggiunge un tocco di storia e mistero a questo scenario naturale.

Sfide e Futuro

Nonostante la Diga del Cancano rappresenti un esempio di successo nella gestione delle risorse idriche e nella produzione di energia rinnovabile, essa non è esente da sfide. I cambiamenti climatici e la riduzione delle risorse idriche pongono interrogativi sul futuro della produzione idroelettrica in questa regione. Tuttavia, attraverso l’innovazione tecnologica e la gestione sostenibile delle risorse, la Diga del Cancano continua a essere un simbolo di equilibrio tra progresso e rispetto per l’ambiente.

Conclusione

La Diga del Cancano è molto più di una semplice infrastruttura. È un’opera che racconta la storia di un territorio e delle persone che lo abitano, una storia di ingegno, fatica e rispetto per la natura. Visitare questo luogo significa immergersi in un mondo dove la maestosità delle montagne si sposa con la grandiosità dell’ingegneria umana, regalando a chiunque l’opportunità di riflettere sul delicato equilibrio tra uomo e ambiente.

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