L’HIV non è una malattia del passato: Il virus dell’immunodeficienza umana continua a rappresentare una sfida importante per la salute pubblica in tutto il mondo, compresa l’Italia
Secondo i dati del Ministero della Salute, nel nostro paese ci sono circa 150.000 persone sieropositive, di cui circa il 10% non sa di esserlo. Nonostante i progressi nella prevenzione e nella terapia dell’HIV negli ultimi anni, il numero di nuove infezioni non sta diminuendo come ci si aspetterebbe. Nel 2019, sono stati segnalati in Italia quasi 4.000 nuovi casi di HIV, con una prevalenza maggiore nei giovani adulti tra i 25 e i 34 anni.
Il virus dell’HIV si trasmette attraverso i fluidi corporei, come il sangue, lo sperma e le secrezioni vaginali. I comportamenti a rischio che possono portare all’infezione includono il sesso non protetto, lo scambio di siringhe durante l’uso di droghe iniettabili e la trasfusione di sangue non testato.
Esistono modi efficaci per prevenire l’infezione da HIV. La profilassi pre-esposizione (PrEP) è una terapia antiretrovirale che può essere presa da persone non infette per prevenire l’infezione. La profilassi post-esposizione (PEP) è un trattamento antiretrovirale che può essere somministrato entro 72 ore dalla possibile esposizione all’HIV per prevenire l’infezione.
Anche se l’HIV non è ancora curabile, i farmaci antiretrovirali moderni possono mantenere il virus sotto controllo e prevenire la progressione della malattia. Tuttavia, l’accesso a questi farmaci è ancora limitato in molte parti del mondo, compresi alcuni paesi in via di sviluppo.
L’HIV continua ad essere una minaccia per la salute pubblica in Italia e nel mondo. La prevenzione rimane il modo migliore per evitare l’infezione, ma anche la diagnosi precoce e l’accesso tempestivo alla terapia antiretrovirale possono fare la differenza per la salute delle persone sieropositive. È importante sensibilizzare il pubblico su questa malattia e fornire informazioni accurate e aggiornate sulla prevenzione e la cura dell’HIV.