Michael Lerner: Il regista che ha raccontato la vita degli emarginati di Los Angeles
Michael Lerner è un regista statunitense noto per la sua attenzione alle problematiche sociali. In particolare, ha diretto alcuni film che si concentrano sulle vite degli emarginati di Los Angeles, dando voce a coloro che solitamente non hanno accesso ai riflettori dei media.
La sua carriera cinematografica ha inizio negli anni ’90 con il film “Rubin and Ed”, ma è con la pellicola “La legge del taglione” del 1996 che Lerner si afferma come regista impegnato e attento ai temi sociali. Il film racconta la storia di due fratelli afroamericani che si trovano coinvolti in una serie di eventi violenti, in una Los Angeles in cui la criminalità sembra essere la regola.
Successivamente, Lerner dirige “Girl” (1998), un film che tratta il tema della prostituzione minorile, e “Urbania” (2000), una pellicola che esplora la vita degli omosessuali in una grande città.
Nonostante la sua attenzione verso i temi sociali, Lerner ha sempre cercato di evitare l’etichetta di regista “impegnato”. In un’intervista del 2000, infatti, ha dichiarato: “Non mi piace l’idea di essere considerato un regista ‘impegnato’. Preferisco pensare di raccontare storie che mi interessano, senza limitarmi a etichette o a una specifica agenda politica”.
L’ultima opera di Michael Lerner, “The Last Full Measure”, è uscita nel 2019 ed è un film che tratta la storia di William Pitsenbarger, un eroe della guerra del Vietnam. Il film ha ricevuto recensioni positive dalla critica e ha permesso a Lerner di consolidare la sua posizione come regista attento e sensibile ai temi sociali.
Michael Lerner è un regista che ha dedicato la sua carriera a raccontare le storie degli emarginati di Los Angeles. I suoi film sono riusciti a dare voce a coloro che solitamente rimangono ai margini della società, senza mai cadere nel tranello di una retorica eccessivamente politicizzata.