Scipione, il famoso generale romano di Cartagine

Scipione è un nome che ricorre spesso nella storia dell’antica Roma. Uno dei personaggi più noti con questo nome è Scipione l’Africano, il famoso generale romano che sconfisse Annibale nella seconda guerra punica. Ma esiste un altro Scipione di cui si parla poco, Scipione l’Africano minore.

Scipione l’Africano minore, o Scipione Emiliano, era il nipote adottivo di Scipione l’Africano e figlio biologico di Lucio Emilio Paolo Macedonico. Nato in una famiglia benestante, Scipione crebbe con l’educazione tipica dell’aristocrazia romana dell’epoca.

La sua carriera politica ebbe inizio nel 149 a.C., quando fu eletto pretore. In questo ruolo si occupò delle questioni economiche riguardanti le province siciliana e sarda, ma la sua vera svolta arrivò nel 146 a.C., quando venne eletto console.

In qualità di console, Scipione ricevette l’incarico di conquistare la città di Cartagine, che continua a sfuggire al controllo romano. La sua campagna militare fu molto efficace e nel 146 a.C. riuscì finalmente a distruggere completamente la città e a massacrare la maggior parte dei suoi abitanti.

Ma la sua carriera non finì qui. Scipione continuò ad avere successi militari, partecipando alla guerra contro Giugurta, re di Numidia, e poi assumendo il comando delle province della Spagna nel 134 a.C.

Scipione morì poco dopo, nel 129 a.C., ma il suo nome e il suo ruolo nella storia di Roma sono rimasti per sempre nella memoria collettiva.

In sintesi, Scipione è stato uno dei personaggi più importanti della storia romana, sia come generale che come politico. La sua conquista di Cartagine fu un evento epocale che segnò la fine dell’importanza della città e ne rese i suoi abitanti schiavi di Roma per sempre. Anche se la sua figura è stata spesso oscurata da quella di suo zio adottivo, Scipione l’Africano, il suo contributo alla grandezza di Roma non deve essere dimenticato.

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