Scipione: il grande stratega romano
Scipione era un militare e politico romano del III secolo a.C. che si distinse per la ricchezza della sua formazione, la sua acuta intelligenza e per i successi militari ottenuti contro gli avversari di Roma.
Nato nel 236 a.C. a Roma, Scipione appartenne alla gens Cornelia e fu educato dal padre, Publio Cornelio Scipione, console e vincitore della prima guerra punica. Durante la guerra contro Annibale, nel 218 a.C., Scipione fece la sua prima apparizione pubblica, distinguendosi per la sua abilità e coraggio.
Nel 210 a.C. fu eletto console e gli fu affidato il comando dell’esercito romano in Spagna. Qui Scipione ottenne una serie di importanti vittorie contro i Cartaginesi e le tribù spagnole alleate. Nel 206 a.C. conquistò Cartagena, il principale porto delle forze cartaginesi in Spagna, dopo un prolungato assedio.
Ritornato a Roma, Scipione fu accolto trionfalmente e gli fu concesso il titolo di “Africano” per la sua vittoria contro Annibale. Nel 205 a.C. fu eletto console per la seconda volta e gli fu affidato il comando delle forze che avrebbero dovuto invadere la Cartagine stessa. Dopo una serie di successi in Africa settentrionale, Scipione sconfisse definitivamente l’esercito cartaginese nella decisiva battaglia di Zama (202 a.C.).
Scipione morì nel 183 a.C., all’età di 53 anni, dopo aver svolto un ruolo di primo piano nella politica e nella vita militare di Roma per oltre 30 anni.
La figura di Scipione continua ad esercitare un’enorme fascinazione per la sua grande capacità strategica e la sua audacia militare. Le sue imprese furono celebrate da molti autori antichi e moderni come un esempio perfetto di virtù militare e politica.
Scipione rimane dunque uno dei più grandi e celebri personaggi della storia romana e uno dei più brillanti strateghi della storia militare universale.