USA: nuove accuse di parzialità contro i social media

Sono state molte le accuse di parzialità mosse nei confronti di alcuni dei principali social media americani negli ultimi anni. Ma adesso sembra che il problema si stia facendo sempre più urgente.

Tra le accuse più recenti, quella mosse da alcuni politici repubblicani, che citano come prova i processi di censura nei confronti degli utenti conservatori.

Secondo i dati di un nuovo sondaggio, il 47% degli americani ritiene che i social media siano parziali. Un dato allarmante, che dimostra come il dibattito sulla parzialità dei social media sia sempre più vivo e acceso.

Le accuse mosse contro le principali piattaforme (Facebook, Twitter, Instagram…) sono molteplici e riguardano sia il modo in cui gestiscono la pubblicità, sia la moderazione dei contenuti.

Ma cosa rispondono i social media?

La risposta ufficiale è sempre la stessa: le piattaforme sono imparziali e cercano di garantire la libertà di espressione per tutti i loro utenti. Ma. molti utenti pensano che in realtà le cose non stiano proprio così e che i social media stiano spingendo in una direzione ben precisa.

La questione è sempre più scottante, specialmente in vista delle prossime elezioni presidenziali statunitensi, e molte voci si stanno alzando in difesa della libertà di espressione e di pensiero. C’è chi chiede una maggiore regolamentazione delle piattaforme, mentre altri sostengono che dovrebbero essere i singoli utenti a decidere cosa vogliono vedere nei loro feed.

Intanto, sui social media americani, il dibattito continua.

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