Xi Jinping: Il potere e l’influenza del Presidente cinese
Il Presidente cinese Xi Jinping è stato al centro dell’attenzione negli ultimi anni per il suo crescente potere e influenza sulla politica interna ed estera della Cina. Nato nel 1953, Xi Jinping ha preso il potere nel 2012, succedendo a Hu Jintao come Segretario Generale del Partito Comunista Cinese (PCC) e diventando poi Presidente della Repubblica Popolare Cinese nel 2013.
Da allora, Xi Jinping ha portato avanti una serie di riforme economiche e sociali, rafforzando il ruolo del Partito Comunista in tutti gli aspetti della società cinese. Tra le sue principali iniziative, spiccano la Belt and Road Initiative, un vasto progetto di infrastrutture che mira a rafforzare i legami economici tra la Cina e il resto del mondo, e la campagna anti-corruzione, che ha portato all’arresto di migliaia di funzionari pubblici.
Xi Jinping ha anche cercato di rafforzare il ruolo della Cina nel mondo, sia attraverso il rafforzamento della sua presenza militare sia attraverso la diplomazia economica. La Cina è diventata il principale partner commerciale di molti paesi in via di sviluppo, offrendo prestiti e investimenti in cambio di accesso alle risorse naturali e mercati.
Il crescente potere di Xi Jinping ha suscitato anche preoccupazioni in Occidente e tra i critici interni per la sua politica autoritaria e il rispetto limitato dei diritti umani. La Cina è stata criticata per la sua politica nei confronti del Tibet e degli uiguri nella provincia del Xinjiang, nonché per la sua gestione della pandemia di COVID-19.
Nonostante le critiche, Xi Jinping rimane al potere e ha ottenuto un secondo mandato nel 2018, quando il Partito Comunista ha abolito il limite di due mandati per il Presidente. La sua leadership sembra essere destinata a durare ancora per molti anni, ponendo la Cina sul cammino di una maggiore centralizzazione del potere e della politica.
Xi Jinping ha avuto un impatto significativo sulla politica interna ed estera della Cina, consolidando il potere del Partito Comunista e cercando di rafforzare il ruolo del paese nel mondo. Tuttavia, il suo crescente potere ha sollevato preoccupazioni per la sua politica autoritaria e il rispetto limitato dei diritti umani, suscitando critiche sia in Occidente sia in patria.