Intervista SEO: Matteo Doddi.

Matteo Doddi
Matteo Doddi / Consulente SEO di Roma

Partiamo dall’inizio. Quando e dove sei nato? In che città vivi oggi? Introduci Matteo Doddi in 2-3 righe.

Classe 85, nato e cresciuto a Tivoli vivo da oltre 10 anni a Roma

Qual è l’ultimo titolo di studio che hai conseguito? Pensi che ti abbia aiutato nel tuo lavoro di consulente SEO? Perché?

A parte i corsi di formazione e aggiornamento che continuo a seguire annualmente, spesso 1 to 1, ho frequentato la facoltà di ingegneria gestionale presso La Sapienza di Roma. Probabilmente la parte analitica mi ha aiutato a lavorare meglio con i numeri ma la maggior parte delle mie competenze le devo alle sperimentazioni sul campo, sporcarsi le mani è fondamentale nella SEO come in moltissime altre attività online e offline.

Quando hai cominciato ad occuparti di SEO? Ma soprattutto come hai imparato? Qualche consiglio per le nuove leve?

Oramai 10 anni fa scrivevo per Ninja Marketing, ancora ricordo l’entusiasmo di lavorare su quel CMS. Poi ho iniziato a smanettare sul sito dell’azienda che avevo per puro divertimento, arrivarono i primi risultati, mi innamorai della materia e iniziai a studiare seriamente online (credo di aver consumato searchengineland.com in quel periodo) mentre per avere una visione più italica ho letto anche dei libri, ricordo il primo: SEO Gardening di Francesco Margherita.

Non era sufficiente e la sete di sapere era enorme, dovevo togliermi dei dubbi e velocizzare l’apprendimento. Iniziai a fare lezioni private con Valentino Mea, appresi tutto quello che mi sarebbe servito per iniziare a scalare le SERP. Sono felice oggi di potermi confrontare con lui o con altri professionisti su argomenti specifici, aggiornamenti degli algoritmi o su progetti comuni.

Sono passati molti anni e quella sete di sapere non si esaurisce mai, come non si esaurisce l’entusiasmo di parlare in pubblico o davanti a clienti della SEO e di cosa e come potrebbe intervenire in un business. Forse da queste parole si evince quanto la passione, la tenacia e soprattutto l’integrità non devono mancare a chi vuole iniziare oggi ad approcciarsi alla SEO.

Il consiglio più schietto che sento di poter dare è questo, se hai soldi investili in formazione, preferibilmente 1 to 1, se non hai soldi devi avere tempo, sporcati le mani apri un blog, scrivi, testa, ottimizza ma soprattutto divertiti.

Cosa ne pensi di Alphabet come azienda e Google come servizio? Li ritieni più amici o nemici delle imprese?

Penso che con la riorganizzazione aziendale del 2015 abbiano voluto puntellare il mercato e diversificare, chi non lo avrebbe fatto? Ad oggi, trascorsi 5 anni più o meno dobbiamo necessariamente dargliene atto. Amici o nemici? Entrambi direi, amici perché Google ha cambiato la direzione di un intero settore rendendolo accessibile a tutti, proviamo a pensare di fare una ricerca su Lycos o Altavista oggi?! Prima di capitare sul risultato desiderato potrebbero passare ore, ore = tempo, tempo = soldi, chi vuole perdere soldi oggi? Nemici perché non amo chi monopolizza, tutti utilizziamo i servizi di Google, alcuni indispensabili, oggi seguo almeno tre aziende che devono oltre il 90% del fatturato al Google, se staccassero la spina?

Come vedi Google fra 10 anni? In cosa pensi che cambierà?

Dieci anni? Wow, è arduo presupporre quello che farà tra 3 anni figuriamoci tra 10. Dunque nel 2030 probabilmente ancora sopravviverà proprio perché ha diversificato ma forse non sarà l’unico e indiscusso motore di ricerca, sicuramente un motore di ricerca cinese prenderà molto spazio, probabilmente anche uno russo oltre a Facebook che avrà finalmente affinato il suo.

Google già da qualche anno non è più definito come motore di ricerca dai più, ma come motore di risposta. Probabilmente questa fase la definirei di apprendimento per poi passare ad una fase completamente predittiva. Con BERT ad esempio riesce a comprendere meglio il contesto di una parola osservando le parole che precedono e seguono.

Facciamo un test insieme, prova a cercare la parola “panda”, potresti cercare l’auto, l’animale o un famoso aggiornamento dell’algoritmo proprio di Google. Cosa hai trovato nella tua SERP? Ecco un obiettivo percorribile di Google potrebbe essere tentare di prevedere e rispondere esattamente alle tue intenzioni anche con query secche.

Secondo te qual è il principale fattore di ranking su Google?

Per nicchie competitive 60% SEO on site 40% SEO off site, per nicchie poco competitive si “ranka” ancora anche senza link.

Quali sono i primi 3 SEO italiani che ti vengono in mente? Perché ti sono venuti in mente proprio loro e non altri?

Per diversi motivi, per rapporti personali, per progetti comuni o perché sono voci fuori dal coro che piacevolmente leggo o ascolto li metto in ordine alfabetico, nessuno è meno di un altro ognuno di loro mi ha dato qualcosa:
Enrico Altavilla, Valentino Mea, Benedetto Motisi, Giovanni Sacheli, Giorgio Taverniti, Emanuele Vaccari.

Altra domanda a bruciapelo. Quali sono i primi 3 software che ti vengono in mente per fare SEO? Li consiglieresti?

A parte i tools di Google, su tutti la Search Console, Screaming Frog, Semrush e ahrefs sono tools che uso quotidianamente, aiutano indiscutibilmente il regolare svolgimento dei lavori. Ce n’è uno che però è il migliore di tutti, il cervello, e bisognerebbe farne buon uso.

Yoast SEO. Usi questo plugin di WordPress? La versione premium – magari coi 4 addon – vale la spesa? Credi che ci sia un plugin migliore oppure che sia meglio non usarne?

Uso Yoast SEO e lo trovo utile soprattutto quando mi trovo ad insegnare ai non addetti ai lavori come impostare i tag, redirect, canonical etc. Ne vale la pena? Si, se hai budget ma non cercare il verde piuttosto usa l’ultimo tool di cui sopra (:

Convinci il pubblico. Perché dovrebbero fissare una consulenza SEO? Che benefici potrebbero trarne?

Ho un approccio olistico alla SEO, credo debba essere parte integrante di una strategia molto più ampia e toccare le diverse aree aziendali, dal marketing alla comunicazione, dalle vendite all’IT.

Oggi la SEO è indispensabile nella fase di progettazione, per il marketing, il design e per i contenuti. Nella fase di implementazione, per l’IT e la comunicazione e nella gestione successiva al lancio di un progetto, per il monitoraggio, la reportistica ed una revisione strategica.

I veri benefici che può trarre un’azienda avviando un percorso SEO sono molteplici, dall’acquisizione di dati fondamentali della propria nicchia quindi confezionare un prodotto o servizio tailor made per i propri clienti o prospect alla creazione di un buon sito in termini di accessibilità e performance, all’autorevolezza e quindi imponendosi sul mercato come un player di rilievo anche in nicchie competitive.

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